Man...il viaggio

la costruzione di un sogno.... diario di un viaggio sperato sull'isola dei gatti senza coda, in sella alle nostre motorette inglesi

mercoledì 30 marzo 2011

la fenice albionica...


Le parole di Carlo Talamo, che dopo qualche mese se ne sarebbe andato in sella alla sua Triumph, per raccontare il momento più difficile dell'industria motociclistica inglese dopo la rinascita degli anni '90.
Una pagina per raccontare le difficoltà e la voglia di riprendersi, un modo per condividere un problema "bruciante" e per trasmettere la passione per un marchio leggendario.
Come solo Talamo sapeva fare...

Gianni

Tourist Trophy Centenary




Marco

martedì 29 marzo 2011

scatti dall'Isola...

 Il Mountain circuit


 la compagnia di navigazione


 il trofeo destinato alla categoria "Sidecar" 


Triskellion in varie salse


Gianni

domenica 27 marzo 2011

gli schiaffi fanno bene....


Finalmente si rivede Marco Melandri.
Ci volevano gli schiaffetti poco simpatici di quel rosicone di Biaggi a svegliarlo dal torpore degli ultimi anni, ma è un piacere ritrovare un pilota come Melandri davanti a tutti.
Bravo Marco


Gianni

martedì 22 marzo 2011

Closer to the edge...

Sei stato subito veloce o hai impiegato un po' di tempo per essere competitivo?
La prima vittoria è arrivata già nel 2002, ma non all'Isola di Man, dove purtoppo non ho ancora vinto. nulla è come il TT e nulla ti dà tanto a livello emotivo: è come una droga e uno dei motivi principali è proprio il rischio così alto, la continua possibilità di farsi male dà a tutto un sapore diverso. Amo il rischio, è quello che mi dà il massimo piacere e anche il massimo della partecipazione emotiva. Il mio obiettivo principale oggi è vincere l'Isola".

Ma quando pensi che puoi cadere, cosa provi? Hai qualcuno che ha paura per te?
Io non penso mai di cadere e di farmi male, anche se so che la caduta è una parte fondamentale del mondo delle corse. Sono cosciente del pericolo e dei rischi che corro, del resto se i rischi non ci fossero io forse non correrei e non troverei tutte le motivazioni.

Hai già pensato per quanto tempo vorrai correre ancora?
Correrò finchè provo queste sensazioni così forti, sono più importanti della vittoria; certo, vincere è sempre l'obiettivo finale, ma la motivazione primaria sono le emozioni che ti regalano le gare stradali, la sensazione di pienezza e di coinvolgimento completo, di totale rapimento. Corro principalmente per me stesso e per il piacere di farlo, non certo per i soldi o per la fama.

 intervista tratta dal numero di marzo/aprile di Moto Special

Così parla un ragazzo che per mestiere fa il meccanico di camion ma che nelle gare stradali ed in particolare sull'Isola di Man sta diventando un'icona del motociclismo moderno. Le sue basette sono sfrontate come il suo modo di guidare ed il suo sguardo è vivo come quello di un bambino curioso.
Signori, questo è Guy Martin e "Closer to the edge" è il film di prossima uscita che racconta il Tourist Trophy attraverso i suoi occhi.


Gianni

run Japan run.....



Gianni

domenica 20 marzo 2011

Sulla griglia di partenza...


Riparte il motomondiale.
Stasera, in TV alle 20, appuntamento con la prima gara della stagione 2011.
Rossi è dietro, molto indietro. Non è competitivo e paga più di un secondo al giro rispetto alle Honda ufficiali.
La nuova sfida tutta italiana parte in salita, in bocca al lupo dottore.
WLF

Gianni

sabato 19 marzo 2011

tra sella e manubrio...


Prima uscita intimistica.
Solo io e la moto, a riprendere confindenza, a ritrovare gli automatismi, a sentire ancora l'aria sulla faccia.
Dopo una lunga sosta invernale, prolungata anche troppo a causa di vari lavori di manutenzione, finalmente oggi mi sono preso il tempo necessario per stare un po' con lei.
Un giro alla ricerca del feeling perso, lontano dalla città e dai mille vigili urbani disseminati ovunque, lontano dal traffico e dagli automobilisti distratti.
Solo io, la moto e un centinaio di km di curve di montagna per provare a vedere se lassù, a 1400 metri, si può già arrivare.
Che le danze tra i tornanti abbiano inizio quindi, e che la strada sia sempre buona per i motociclisti che ritornano in sella. Se possibile mettendoci ancora più attenzione del solito in questo periodo iniziale per almeno due motivi: gli automobilisti non sono ancora abituati alla nostra presenza ed il nostro modo di guidare non è abbastanza oliato dopo il lungo inverno.

Gianni

giovedì 17 marzo 2011

Guard Rail assassini...


C'è un'associazione che da tempo si batte per la sostituzione dei pericolosissimi guard rail presenti su tutte le strade d'Italia, è l'AMI, l'Associazione Motociclisti Incolumi.
Purtroppo lo sappiamo benissimo che lo standard dei guard rail italiani non prevede la circolazione dei motocicliti mettendone a forte rischio la vita a causa della loro barriera posta solo nella parte alta e dai paletti verticali della parte bassa.
Se questo non bastasse lo stato di degrado delle protezioni è spesso in stato pietoso, con lamiere taglienti che attentano chiaramente alla vita degli utenti della strada che non sono chiusi in una scatola di latta.
L'AMI si preoccupa di sensibilizzare i motociclisti e tutti gli utenti della strada sul problema, chiedendo la sostituzione con guard rail più sicuri, già presenti in molti paesi europei.
Credo che sia il caso di sostenere questa associazione e di far circolare le loro iniziative, per questo da oggi il banner dell'AMI sarà presente a fondo pagina su questo blog.

Gianni

mercoledì 16 marzo 2011

Povera Patria...



C'entrano poco le moto, i viaggi e le corse. Lo so.
Un piccolo omaggio a questa povera Patria, espressione geografica che tiene insieme le sue troppe diversità. Scontenti, incazzati, delusi e schifati, ci ritroviamo solo in alcune occasioni dietro questa bandiera e sappiamo a volte ritrovare ancora la speranza che possa rappresentare un'Italia diversa. Migliore.
Meno furba.
Perchè la virtù non ha bisogno della furbizia.

Gianni

martedì 15 marzo 2011

un libro che può cambiare la vita...

Un mattino di giugno del 1977 superai i monti Giura ed entrai in Francia. La Triumph aveva smesso di protestare e correva libera. Tutta la mia attrezzatura era in perfetto ordine.
Stavo sul sellino con la stessa disinvoltura con cui gli altri si accomodano su una poltrona, e ormai riuscivo a mantenere comodamente quella posizione per dodici ore o più. Ero molto dimagrito, pesavo quasi quattordici chili di meno rispetto alla partenza.
Erano passati quatto anni.
Il mio organismo, però, funzionava meglio che mai, tranne l'occhio destro: era diventato meno efficiente dopo l'incidente a Penang. Continuavo a fumare sigarette, e continuavo a desiderare di smettere.
Sulla moto avevo caricato di tutto: riso dell'Iran, uva passa e more essicate dell'Afghanistan, tè dell'Assam, spezie per il curry di Calcutta, halvà turchi, e un po' di salsa di soia di Penang.
In una bottiglia di polietilene con il tapop che si avvitava comprata in un negozio a Kathmandu c'era il resto dell'olio di semi di sesamo che avevo comprato a Boddhgaya. Il riso e l'uva passa erano in scatole di plastica del guatemala. Avevo acquistato una teiera alle Victoria Falls, e i piatti smaltati erano "made in China" e li avevo ereditati da Bruno. Una scatola di foglie di hennè del Sudan, una fiala di acqua di rose di Peshawar e alcuni ornamenti d'argento di Ootacamund erano tutti infilati in una ciotola birmana laccata, che a sua volta era nel samovar russo di Kabul.
Le borse di pelle e la copertura del sellino erano argentini. La tenda e il sacco a pelo erano ancora quelli di Londra ma avevo fatto fare una nuova imbottitura al sacco a pelo a San Francisco. Possedevo una coperta del Perà e un'amaca del Brasile. Portavo ancora la collana d'argento di Lulù e un braccialetto fatto con i peli di elefante del Kenia. La canna da pesca australiana aveva occupato il posto della spada del Cairo, e un ombrello tailandese sostituiva quello che avevo perso in Argentina. Più prezioso di tutti era sicuramente un tappeto kashmiro, anche se era difficle stabilire a cosa tenessi di più.
Attraversai Lione e mi tenni lontano dall'autostrada, attraverso il Rodano a Saint-Esprit e dirigendomi verso Nimes. Continuavo a visionare mentalmente quello spezzone di film: il viale, i platani, il sole che baluginava tra i tronchi e le foglie. Entro poche ore, entro pochi minuti il film si sarebbe confuso con la realtà. Avrei risalito quel viale e, con quel singolo gesto, avrei suggellato per sempre i quattro anni più ricchi della mia vita.

Ted Simon, I viaggi di Jupiter, 1978

sabato 12 marzo 2011

In decollo...

Occhio a queste moto che sfrecciano... le ruote si staccano da terra e volano verso la prossima curva.
Come se nulla fosse.



Gianni

mercoledì 9 marzo 2011

Tabellone luminoso...


Al Tourist Trophy i tempi sul giro vengono ancora scritti col gesso sul tabellone, come se fosse un gioco arcaico, qualcosa che viene da lontano e non sente la necessità di rincorrere la tecnologia e la spettacolarità facile.
Questo è un piccolo segno che lascia trasparire un fascino differente rispetto a tutte le corse su pista nelle quali le moto sono inseguite da mille telecamere appese o affondate nel cemento.
Qui sono gli occhi che si spalancano, tutti i volti di chi rimane appollaiato su una siepe che si girano contemporaneamente a seguire una scia colorata. 
Il gesso traccia ancora i numeri come cento anni fa, mentre le moto continuano a tracciare il solco lungo il mountain...

Gianni

lady Safari



Marco

martedì 8 marzo 2011

Shining selection 2....

Dopo le prime foto Shining selection 1 ecco altre immagini che fanno venire voglia di terra rossa e polvere...


Gianni

venerdì 4 marzo 2011

un passo dopo l'altro....



A meno di tre mesi dalla partenza procedono i preparativi per il nostro viaggio... stabilito il tragitto non resta che fare il pieno e mettersi in sella.
Sembra ancora lontano ma, un passo dopo l'altro, ci stiamo avvicinando.
Ehi Man, arriviamo....

Gianni

Triumph 1960


Gianni

martedì 1 marzo 2011

Legacy, una vita su due ruote



Bellissima biografia di un pilota che ha lasciato una traccia indelebile...Barry Sheene.
Non c'è bisogno di aggiungere altro.

Gianni

Passione Moto a Padova



"Passione Moto sarà a Padova Fiere il 5 e 6 marzo 2011. A proporla e gestirla è Intermeeting , gruppo che da trent'anni organizza il salone internazionale Auto e Moto d'Epoca presso la Fiera di Padova, manifestazione riconosciuta a livello internazionale e apprezzata da un pubblico di più di 60.000 tra visitatori ed estimatori provenienti da tutta Europa. Auto e Moto d'Epoca resta la manifestazione di punta della stagione autunnale, mentre Passione Moto si pone come appuntamento nuovo, fresco e di gran livello ad apertura di stagione, il 5 e 6 marzo, appunto.

Al Salone partecipa in modo ufficiale anche la Federazione Motociclistica Italiana con tutti i Registri Storici. FMI festeggia quest'anno i suoi primi cento anni e Passione Moto festeggia FMI offrendo a tutti i tesserati uno sconto di due euro sul biglietto di ingresso.

Imperdibile l'ampio Settore Custom realizzato con la collaborazione della società Terre di Moto srl e che vedrà in prima linea la storica rivista leader di settore Bikers Life, con una piccola esposizione (Bike Show) di qualche decina di Special di altissimo livello, in rappresentanza di tutti i generi trattati dal Magazine, quindi: Freestyle, Metric, Modified Harley-Davidson, Old Style, Streetfighter & Sport Bike, Café Racer e Bagger. Tutte le motociclette esposte saranno naturalmente degli esemplari unici, nati dalla passione e dalle capacità dei loro esperti costruttori (Customizer), che nelle loro officine ormai situate in tutta Italia, isole comprese, come dei sarti "cuciono" addosso ai loro proprietari le moto che hanno sempre sognato. In quest'area si potranno trovare inoltre gli stand di diversi professionisti del settore ed Aziende produttrici di accessori.
La Editrice Custom Sas approfitterà inoltre di questa occasione per presentare in anteprima a tutto il pubblico presente il nuovo periodico Kustom World, dedicato ad: Harley-Davidson & Vintage Bikes, Hot Rod & Kool Cars, Art, Best World Events, Pin Up &... Good Vibrations!"

maggiori info su http://www.passionemotoexpo.it/

Gianni