Il bicilindrico parallelo frontemarcia viene da lontano, ha fatto la storia del motociclismo europeo e da solo basta per indicare la produzione british.
Chi capita su queste pagine sa di cosa si sta parlando... è il motore nato per le competizioni, per la prima volta montato sulla Triumph 6/1 del 1933 e che, mantenendo lo stesso schema di allora, continua a pulsare nelle culle dei nostri telai ancora oggi.
Gente strana quella che si siede su un motore del genere... insensibile a decenni di innovazione tecnologica si lascia affascinare dalle forme, alle prestazioni sostituisce le evocazioni, alla pista preferisce la strada, la pioggia e gli amici.
Poco importa se poi questi motori hanno la nomea di pisciare olio in continuazione. Poco importa se il vecchietto del bar, fermo da anni con la sua briscola a coppe, ritrova la gioia di ascoltare un 4 tempi e si meraviglia che non perda una goccia d'olio. Poco importa che ti chieda se ha ancora i carburatori. Poco importa che la tua risposta sia quella giusta e che ti si apra il sorriso senza denti più bello del mondo...
Certo, il bicilindrico non è lo stesso....oggi ha un controalbero di bilanciamento, 4 valvole per cilindro, non ha più la distribuzione ad aste e bilancieri, ma la sensazione è rimasta ancora integra.... l'odore della benzina misto a quello della pelle dei giubbini, il blu dei collettori, il suono di quei due pistoni che risalgono i cilindri come se fossero uno solo ricordano luoghi e tempi lontani.
Luoghi e tempi di un Europa che non conosceva i multifrazionati giapponesi.... luoghi e tempi di moto con un'anima
Gianni
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