Man...il viaggio

la costruzione di un sogno.... diario di un viaggio sperato sull'isola dei gatti senza coda, in sella alle nostre motorette inglesi

martedì 22 febbraio 2011

in fondo alla strada....


Il garage è ancora buio. La piccola finestra in fondo all'atrio centrale non permette alla scarsa luce schermata dai palazzi di entrare in questo spazio silenzioso.
Sopra la mia testa, negli appartamenti per bene la domenica non è ancora esplosa in tutta la sua monotonia, i padri di famiglia sono immersi nelle braccia di un Morfeo piuttusto rumoroso che ha sconfitto anche la fragile resistenza dei cerottini nasali. La sensazione di benessere ed il tepore delle coperte svaniscono dolcemente sollevando il basculante, mentre dalle due fessure poste sopra al naso si intuiscono forme metalliche e sinuose.
Il suono rompe il silenzio della città ancora sonnecchiante, sento i giri prendere confidenza e con magia sintonizzarsi sul ritmo giusto mentre chiudo la cerniera del giubbino con un gesto fluido, senza esitazioni. Richiudo il basculante e mi sembra che tutto sia ancora fermo. Che non si siano accorti di me, come io non mi accorgo di loro. Scalcio sulla leva del cambio e li lascio dormire.
Svolto a destra e proseguo borbottando sotto coppia su via Rosmini, il sole alle mie spalle proietta un'ombra d'altri tempi sull'asfalto. Non ci sono ancora auto sulla strada e questa città così diversa dai miei posti la sento un passo più vicina, come se mi stesse venendo incontro nuda e pulita. Allora cambio percorso, voglio allungare la sensazione di possesso che quest'alba mi regala.
Il motore gira regolare ora.
Qualche finestra si spalanca e le prime auto rubano metri di asfalto alle mie ruote.
Mi avvio verso l'uscita e mi riprendo il cammino, come tante altre volte, lasciandomi alle spalle i bivi, badando solo al disegno liquido che il mio percorso dipinge sulla strada. Come olio che scivola sull'acciaio...

Gianni

1 commento:

Anonimo ha detto...

bello...come sempre (tua soru)