Man...il viaggio

la costruzione di un sogno.... diario di un viaggio sperato sull'isola dei gatti senza coda, in sella alle nostre motorette inglesi

sabato 25 settembre 2010

Motociclette da record...


Spesso chi acquista una moto come la mia non ha velleità corsaiole. Lo fa perchè ha vissuto in prima persona gli anni di Frank Zappa, dei Led Zeppelin, dei Jefferson airplane e perchè no anche degli Who.... oppure lo fa perchè è cresciuto sognando quelle atmosfere.
Erano gli anni in cui il mondo accellerava e lo sviluppo economico subiva un'impennata sotto la spinta della pubblicità e dei bisogni crescenti. I ragazzi sixties erano su un altro pianeta rispetto ai propri genitori e si andava definendo una lotta che non era solo generazionale ma soprattutto culturale e sociale.
Anni affascinanti quelli che vanno da Woodstock nel '67, passando per Bercley, il parco Lambro, piazza Fontana, Santiago del Cile, Madrid e via Caetani fino ad arrivare al "Wall" dei Pink Floyd. In mezzo ci sono i riff psichedelici di Hendrix, le rivolte studentesche, gli indiani metropolitani, le divisione politiche, le speranze e le disillusioni di una generazione che ha tranciato il filo con la propria ascendenza e a volte è caduta nel vuoto del nichilismo.
Ecco, forse chi acquista una moto dal profondo sapore retrò cerca più di riassaporare il gusto di quegli anni, quando le moto si chiamavano ancora motociclette e non erano divise in categorie... poco importa quanto veloci siano o quanto potente sia la frenata.
Il più delle volte si conclude il discorso con "non è una moto fatta per questo".
Effettivamente è vero, ma si sa che l'appetito vien mangiando... e allora si scopre che anche queste moto sanno regalare piacere di guida, non sono i cancelli imbarazzanti che possono sembrare e allora si può anche iniziare a pretendere qualcosa in più.
Forse Matt Capri ha proprio voluto far vedere che il bicilindrico pacioso della Triumph Bonneville non è in grado solo di fare il tragitto ufficio-bar-casa in maniera stilosa, in omaggio al Dio "Vintage" che tanti proseliti fa nel nostro paese, ma ha pensato bene di mettere alla frusta il suo motore ed il suo telaio per farne una moto da record... in grado di far impallidire tante supersportive e naked di ultima generazione.
Il preparatore californiano ha visto sfrecciare le sue moto sul lago salato di Bonneville (dove tutto ebbe inizio nel lontano 1956) a velocità da record: 245.859 km/h e 266.623 km/h (con la Bonneville sovralimentata).
Altro che moto da bar...


Gianni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piacciono le parole riguardanti la scelta di certe motociclette.....giusto oggi un mio amico di una certa età, appartenente ad un famoso gruppo bikers friulano, mi ha detto : a noi piace guidare le moto che ci permettono di sentire l'odore del lettame !! :-)

p.s. Grande Matt

by Manuel Gonella

Unknown ha detto...

Non farti venire il trip di montare il turbocompressore eh ;-)